La riforma Bernini sul pre-ruolo e sull’accesso alla riforma universitaria prevede tre nuove tipologie
contrattuali specifiche del settore della ricerca universitaria e degli Enti Pubblici di Ricerca con la possibilità di reiterazione. La prima è quella dei contratti post-doc; la seconda è quella delle borse per assistenti alla ricerca, quali siano senior e junior; la terza è la possibilità offerta a studenti iscritti a corsi triennali e magistrali di partecipare ad attività di assistenza della ricerca. Le retribuzioni base per i Contrattisti di ricerca dovranno, quindi, rispettare quanto previsto per i ricercatori confermati a tempo determinato ai sensi della vigente normativa. Le università e gli Enti Pubblici di Ricerca dovranno concretamente attivare, entro la fine del 2024, la figura del Contrattista di ricerca, giacché la posizione di assegnista di ricerca sarà eliminata a partire dal 31 dicembre 2024, mentre già dal 1° luglio 2025 non dovranno essere attivati nuovi RTD-A (Ricercatore a Tempo Determinato) ai sensi della legge 79/2022.
A breve sarà pubblicata la posizione ufficiale del CNU
Ilaria Marasco